Cultura

I WA KI DOJO
KENDO VERONA

 

 

Cenni Storici:

Il Bushido, il Codice dei Samurai 

Letteralmente “La Via Del Guerriero” è un codice che regola e indica uno stile di vita (simile a quello che in Europa era il “Codice Di Cavalleria”).
Il Bushido si sviluppò tra l’ XI ed il XIV secolo in Giappone. Le fondamenta etiche e morali del Bushido vennero descritte e definite nella Legge Feudale giapponese negli anni di inizio dello Shogunato Tokugawa per i membri della classe guerriera Samurai. Citando il dizionario giapponese Shogakukan Daijiten: “Il Bushido è definibile come un’unica filosofia (ronri) che si propagò attraverso la classe guerriera del periodo Murumachi (chusei)”. Inazo Nitobe, autore di “Bushido, l’Anima Del Giappone”, descrive il Bushido come un codice non scritto,*…un codice di principi morali che i Samurai erano chiamati od istruiti ad osservare. Il codice consisteva in alcuni principi cardine passati di bocca in bocca o scritti dalla penna di qualche guerriero molto conosciuto. Più frequentemente era un codice non pronunciato e non scritto che racchiudeva le massime ed i fatti più autentici, ed una legge scritta sul cuore. Non venne creato come frutto di una sola mente, anche se capace, o sulla vita di una singola persona, anche se onorevole. Era uno sviluppo organico di decenni e secoli di “carriera militare”.

Non ho genitori: cielo e terra sono i miei genitori
Non ho potere divino: la lealtà è il mio potere
Non ho mezzi: l’obbedienza è il mio mezzo
Non ho potere magico: la forza interiore è la mia magia
Non ho ne vita ne morte: l’eterno è la mia vita e la mia morte
Non ho corpo: la forza è il mio corpo
Non ho occhi: i miei occhi sono la luce del lampo
Non ho orecchie: le mie orecchie sono la sensibilità
Non ho membra: le mie membra sono la prontezza
Non ho progetti: i miei progetti sono l’occasione
Non ho miracoli: i miei miracoli sono la legge universale
Non ho principi: i miei principi sono l’adattamento
Non ho amici:i miei amici sono il mio spirito
Non ho nemici: i miei nemici sono l’imprudenza
Non ho corazza: buona volontà e rettitudine sono la mia corazza
Non ho castello: lo spirito impassibile è il mio castello
Non ho Katana: il sonno dello spirito è la mia Katana

Oggi:

il Concetto del Kendo

Il concetto del Kendo è disciplinare il carattere umano attraverso l’applicazione dei principi del Katana (spada).

La pratica del Kendo

Lo scopo

Formare la mente ed il corpo,
Coltivare uno spirito vigoroso,
Ed attraverso una corretta e rigorosa pratica:
Impegnarsi per migliorare nell’arte del Kendo,
Avere grande stima della cortesia umana e dell’onore,
Associarsi agli altri con sincerità,
Ed aspirare sempre a migliorare se stessi.
Questo farà si che saremo in grado di:
Amare il proprio paese e la società,
Contribuire allo sviluppo della cultura e promuovere
la pace e la prosperità tra tutti i popoli.

La spada deve essere più di una semplice arma;
Deve essere una risposta alle domande della vita.

(Miyamoto Musashi)

Equipaggiamento

Durante il periodo Edo (1603-1868) l’uso di spade vere a scopo di addestramento fu scoraggiato, non era raro infatti che i praticanti si ferissero, anche gravemente, vennero così utilizzate spade da allenamento in legno (Bokuto) ed in Bambù (Shinai) e per ridurre ulteriormente il rischio di lesioni venne realizzata un’armatura simile a quella tradizionale utilizzata dai Samurai, mettendo così le basi per lo sviluppo del Bogu utilizzato oggi nella pratica del Kendo.

Bokuto
E’ la riproduzione, in legno, della Katana, viene utilizzata per particolari allenamenti e per l’apprendimento e l’esecuzione dei Kata.

Shinai
E’ una spada di Bambù, costituita da quattro stecche tenute insieme da un filo (Tsuru) e da parti/legacci in pelle (Sakigawa, Nakayui, Tsukagawa), si utilizza negli allenamenti e nel combattimento.

Kendo-Gi/Hakama
Sono gli abiti tradizionali che costituiscono la “divisa” del praticante di Kendo e sono realizzati in cotone (ve ne sono anche in materiali/tessuti sintetici, poco consigliati).

Tenugui
E’ un fazzoletto di cotone, si indossa sotto il Men.

Bogu
E’ l’armatura che protegge il praticante durante l’allenamento ed il combattimento consentendo di praticare in completa sicurezza. Si tratta di una “versione aggiornata” di quella tradizionale utilizzata dai Bushi (Samurai) ottimizzata per gli scopi attuali.
Il Bogu è composto da Men (protezione della testa), Kote (guanti a protezione dei polsi e delle mani), Do (protezione del torso) e Tarè (protezione delle gambe).

Contatti

Tel. 348 2286962
E-mail: info@kendoverona.it

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Dove Siamo

Il Dojo è ospitato presso la sala Arti Marziali della Polisportiva in gestione al Centro Coordinamento Servizi per lo Sport, Via San Marco 121 a Verona